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Marsala, il consigliere Daniele Nuccio aderisce a "Campo Progressista"

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A Marsala è nato un nuovo soggetto politico. Si è costituito il primo nucleo di “Campo Progressista”, il progetto politico ispirato da Giuliano Pisapia e volto alla costruzione di un campo largo, che metta al centro i valori dell'associazionismo, dell'impegno civico, le tematiche legate all'ambiente e l'equità sociale, al fine di costruire partendo dal basso una piattaforma nuova, di centro-sinistra.

“L'Officina del Bene Comune a Marsala nasce dalla volontà di tornare al confronto sulle tematiche più importanti per affrontare le sfide che ci attendono” - dichiara Daniele Nuccio, che in Consiglio Comunale rappresenterà la voce di Campo Progressista . “In una terra difficile come la nostra dovremo lavorare sulla costruzione del “senso di comunità” che abbiamo smarrito e la politica per dare le giuste risposte non potrà fare a meno di una necessaria sinergia con le tante realtà associative e civiche che ogni giorno danno il loro contributo nell'interesse collettivo.

La tutela dell'ambiente, i valori della legalità, i diritti e la cultura saranno i nostri punti cardine.
Per fare questo, in un'epoca nella quale aumentano drasticamente le diseguaglienze sociali anche per la nostra Città, il nostro appello è rivolto a quanti vorranno accompagnarci in questo percorso.

Un argine all'imbarbarimento che i tempi sembrano imporci, un fronte comune che parte dal basso, con le tante eccellenze e le migliori energie giovanili, al fine di porre sulla scena pubblica un nuovo risorgimento: il risorgimento delle idee.
La costruzione di un centro-sinistra forte e credibile anche a Marsala servirà a fissare le basi per il futuro, a superare le dinamiche di piccola bottega e gli interessi egoistici al centro del dibattito politico oggi.
Nelle prossime settimane avvieremo una serie di iniziative pubbliche in questo senso, al fine di presentare la squadra di lavoro al centro della nostra officina”. Chiunque volesse saperne di più può contattare il numero 331/8150485 o visitare il sito: www.campoprogressista.info
 


Quattro scacchisti lilibetani selezionati per lo stage regionale di Nicolosi

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  In preparazione alle finali nazionali dei Campionati Italiani Giovanili, in programma a Chianciano dal 02 al 09 luglio p.v., si è svolto a Nicolosi (CT) uno stage di preparazione dal 22 al 25 giugno, tenuto dal giovane Maestro Internazionale italiano di origine ucraina Artem Gilevych. Allo stage, organizzato dal Comitato Scacchistico Siciliano per l'A.D. Scacchi Lilybetana sono stati selezionati Vito Genovese (Under 14), Flavio Pipitone (Under 12), Giuseppe Salvato (Under 10) e Bianca Pipitone (Under 8).

I quattro ragazzi, che erano accompagnati dal Presidente della società lilybetana Carlo Pipitone, parteciperanno poi alle finali nazionali giovanili di Chianciano Terme, unitamente agli Under 16 Gianluca Savalla (Campione Regionale in carica) e Marco Morana.

Petrosino, Laudicina è il nuovo presidente del consiglio comunale

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 Davide Laudicina è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Petrosino, che si è insediato ieri sotto la guida della consigliera più votata lo scorso 11 Giugno Marcella Pellegrino. I 12 consiglieri comunali hanno giurato, non sono stati rilevati casi di ineleggibilità, e si è passati alla costituzione dei gruppi, con Luca Facciolo capogruppo di Cambia Petrosino, maggioranza, e Vincenzo D'Alberti alla guida di Adesso li Futuro, minoranza. 

Scontata l'elezione di Davide Laudicina alla presidenza, perché così aveva già deciso la maggioranza, che non ha "concesso" all'opposizione la vice presidenza, preferendo l'elezione come vice di Laudicina dell'ex presidente dell'ultimo quinquennio Francesco Zichittella. 

Al termine, poi, il giuramento del Sindaco, Gaspare Giacalone, al suo secondo mandato. 

Sicilia 2017, la confusione del Pd dopo il no di Grasso. E in provincia di Trapani...

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 Il Partito Democratico ha pensato di fare il colpaccio per le elezioni regionali del prossimo 5 novembre, avevano individuato il candidato e tirato dritto con le mediazioni.

Lui, Piero Grasso, presidente del Senato, ha valutato, ha ascoltato Davide Faraone e Fausto Raciti, sono intercorse varie chiamate con Matteo Renzi, sembrava quasi fatta. Poi Grasso decide di silurare un No. Troppo impegnativa la Sicilia, il dopo Crocetta non sarà facile e per lo più c'è da ricostruire il tessuto sociale.

Grasso non vuole lasciare il Senato, glielo impone, a detta sua, il ruolo istituzionale. Al termine del colloquio con Leoluca Orlando, neo eletto sindaco di Palermo, Grasso ha confermato la sua volontà di rimanere in Senato, troppo gravoso il compito siciliano, si dovrebbe dimettere fin da ora da presidente del Senato.

Una sfida che vedrà animi infuocati dentro il PD, Rosario Crocetta, attuale presidente regionale, aveva in più occasioni dichiarato che solo l'arrivo di Grasso gli avrebbe fatto fare un passo indietro. Su chi volgerà lo sguardo il PD? Al proprio interno circolavano già i nomi di Antonello Cracolici, attuale assessore all'agricoltura, e ritorna il nome di Davide Faraone il numero uno di Renzi in Sicilia.

Di fatto il PD non ha risolto nessun rebus, come il centro destra, è incagliato tra i nomi che non escono fuori.

A destra c'è sempre il nome di Nello Musumeci che non arretra, ma va avanti convintamente. La settimana scorsa a Marsala, Paolo Ruggieri, punto di riferimento marsalese di Diventerà Bellissima, ha scritto una lunga lettera a Silvio Berlusconi. La lettera è stata sottoscritta da altri simpatizzanti, si chiede al presidente Berlusconi di valutare seriamente la candidatura di Musumeci e di non ostacolarla perchè questo è il volere di tanti siciliani.

La lettera ha l'intento di fare chiarezza quantomeno nella provincia di Trapani, ma è pur vero che nel 2012 il centro destra si è presentato spaccato e allora proprio Berlusconi non fece nulla per tenere a bada Gianfranco Miccichè, che venne premiato dopo come candidato alle europee e poi come commissario regionale del partito. Lo stesso Micchichè che adesso inciucia con Saverio Romano, dietro la regia di Totò Cuffaro, e che vorrebbero avere un loro nome sul tavolo delle trattative che non sia quello di Musumeci, considerato troppo a destra.

Un moderato, un uomo di centro per avere un' alleanza più ampia possibile.

Saltano fuori, per ora, i nomi di Giovanni La Via, catanese ed eurodeputato, e di Roberto La Galla, ex rettore dell'Università di Palermo, già in movimento in Sicilia da tempo.

Anche per il centro destra la ricerca non è finita qua, perchè se da una parte Miccichè parla fitto fitto con Romano , dall'altra parte i forzisti, come il deputato Salvo Pogliese, chiedono un candidato azzurro, organico al partito, non si esclude possa essere donna.

Le lotte dentro il centro destra pare non siano finite, anche il PD con il no di Grasso ripiomba alla ricerca del candidato in rottura con i cinque anni di Crocetta.

Il movimento Cinque Stelle pare essere il più organizzato, non ha bisogno di fare accordi con nessuno e si presenterà con Giancarlo Cancellieri. Loro, il candidato lo hanno trovato, non litigano e chiedono al popolo siciliano la fiducia.

L'estate sarà caratterizzata da una serie di incontri e riunioni per fare chiarezza. Contrariamente alla scelta del presidente le liste sono quasi allestite, in provincia di Trapani i candidati sono in fermento e hanno iniziato la loro campagna elettorale.

La provincia eleggerà cinque deputati in totale, il numero dei parlamentari regionali scendono da novanta a settanta.

Dentro il PD i nomi di Paolo Ruggirello, Baldo Gucciardi, Giacomo Tranchida. Una lotta numerica non da poco, candidati che hanno presa sui loro territori di origine ma anche in tutta la provincia.

A Marsala, l'appena insediato all'ARS, Stefano Pellegrino, potrebbe ripresentarsi e lo farebbe sempre dentro Forza Italia? A quel punto si aprirebbe una lotta interna tra candidati della stessa città, Eleonora Lo Curto è in piena attività di campagna elettorale.

Nino Oddo, PSI, dovrebbe trovare collocazione dentro Sicilia Futura ma ci sono dei movimenti che potrebbero portare ad altro.

La temperatura sarà alta, e i tuffi saranno più di uno.

Mazara, finalmente il nuovo ospedale è realtà. Oggi entra in funzione

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 Dopo l'inaugurazione dei locali di qualche mese fa, e in ritardo sulla tabella di marcia, oggi entra davvero un funzione il nuovo ospedale di Mazara del Vallo, l'Abele Ajello, completamente rifatto.

Alle 17,00 nella sala consiliare di Mazara del Vallo (ex Chiesa del Carmine)l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi e il commissario straordinario dell’ASP di Trapani Giovanni Bavetta  presenzieranno alla cerimonia di apertura del nuovo ospedale Abele Ajello, che vedrà la presenza del sindaco Nicola Cristaldi, del vescovo della diocesi Domenico Mogavero, del prefetto di Trapani Giuseppe Priolo, del commissario straordinario del Policlinico di Palermo Fabrizio De Nicola e degli operatori sanitari.

A seguire, intorno alle 18,30 il taglio del nastro del nuovo ospedale di Mazara del Vallo, con la benedizione della struttura, e l’avvio ufficiale delle attività.

“Abbiamo una grande opportunità –  spiega Bavetta – quella di fornire ai cittadini di questa zona un’offerta sanitaria che sia in armonia con quella del territorio, dinamica, in maniera da dare risposte modulabili alle esigenze che emergono, con ottime professionalità, in una struttura d’avanguardia e con procedure informatizzate: insomma, vogliamo creare un modello Mazara che possa essere da esempio. Anche sul reclutamento del personale, che stiamo per avviare, agiremo alla stregua di un ospedale già completo di tutti i reparti".

Sorge su un' area di 150 mila metri quadrati, si estende su tre livelli oltre il piano terra; sono stati demoliti 11 mila metri quadrati del vecchio  edificio, ristrutturati 4.800 metri quadri quadrati, ricostruiti 16.300 metri quadrati.

E' stato  ricostruito per intero grazie ad un finanziamento di 32, 4 milioni di euro dopo tre anni di lavori. 

"Il nuovo ospedale - dichiara l'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi - viene dotato di attrezzature e macchinari di ultima generazione, come quelle per la radioterapia. L'Abele Ajello è pronto così ad essere una struttura fiore all'occhiello della sanità regionale".

Intanto oggi alle ore 14,45 inaugureranno verrà inaugurato il nuovo “complesso operatorio – blocco parto” dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Per l’occasione i nuovi locali, alla presenza del vescovo della diocesi Pietro Maria Fragnelli, saranno intitolati al prof. Alberto Scio, già primario di ostetricia e ginecologia del presidio ospedaliero trapanese.

Anche Confindustria Trapani in campo per contestare il Piano Paesaggistico

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 Anche Confindustria Trapani in campo per contestare il Piano Paesaggistico della Regione Siciliana. 

Tra l'altro, già tre comuni del Trapanese (Petrosino, Marsala e Paceco) hanno fatto ricorso al Tar contro i piani paesaggistici adottati dalla Regione. Non solo. Quello presentato dal comune di Petrosino, come abbiamo raccontato su Tp24.it nei giorni scorsi,  ha ottenuto una prima ordinanza di sospensione.

Si tratta di ricorsi che vanno ad aggiungersi a quelli presentati dalle imprese. "Non ci si puo' continuare ad affidare ai ricorsi per far valere i propri diritti. Non e' possibile assistere - dice vicepresidente di Sicindustria e presidente della delegazione di Trapani Gregory Bongiorno - a casi in cui i vincoli vengono apposti basandosi su cartografie non aggiornate, senza effettuare sopralluoghi e quindi seduti alla scrivania. "Alla politica chiediamo un atteggiamento laico che, nel pieno rispetto della normativa europea - aggiunge - in tema di ambiente, garantisca la crescita economica della Sicilia. Non e' possibile assistere, come ha sottolineato il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, a rami dell'amministrazione (nello specifico l'assessorato Energia) che dicono una cosa e rami della stessa amministrazione (Sovrintendenze) che ne dicono un'altra in seconda battuta e dopo che le imprese sulla base delle autorizzazioni acquisite hanno gia' speso milioni di euro". "Siamo di fronte ad atteggiamenti schizofrenici inconciliabili con qualsiasi programmazione di investimento - aggiunge - Nel caso specifico della provincia di Trapani non possiamo che stigmatizzare tempi, modalita' e, cosa ben piu' importante, esiti del metodo di concertazione usato dall'Assessorato regionale ai Beni culturali, attraverso le Soprintendenze per far fronte a un obbligo di legge. Ogni osservazione, puntuale e motivata, presentata dal mondo produttivo e' stata infatti ignorata con il risultato che gli ulteriori vincoli previsti nel Piano Paesaggistico che tocca territori in cui operano numerose imprese (area portuale, area zona franca urbana, ecc.) risultano inconciliabile con ogni forma di sviluppo e produttivita'".

Qualche giorno fa la prima sezione del Tar di Palermo ha, infatti, accolto il ricorso presentato dal Comune di Petrosino contro la Regione per l’annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del decreto dell’Assessorato ai Beni culturali con il quale è stato adottato il contestato strumento urbanistico.
Per il Tar c’è la possibilità un «danno grave ed irreparabile» per Petrosino. E per questo si chiede alla Regione una dettagliata e documentata relazione che faccia chiarezza sui punti contestati dal Comune. Anche il Comune di Paceco aveva fatto ricorso per chiedere la sospensione del piano. E tutto verrà discusso nell’udienza fissata per il 23 novembre.

Di diverso avviso Legambiente: "La nostra terra ha immediato bisogno di uno strumento che la tuteli dal continuo attacco da parte di speculatori e politici i quali si ostinano a pensare il nostro territorio come strumento per racimolare qualche voto in più o realizzare facili guadagni".

Il punto sulla lotta alla mafia: "Priorità arrestare Messina Denaro. Cosa Nostra in crisi"

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“L’arresto di Matteo Messina Denaro, è una priorità assoluta nella lotta a Cosa nostra. Il suo arresto nella situazione di difficoltà che al momento vive l'organizzazione, il venir meno anche di questo punto di riferimento, potrebbe costituire, anche in termini simbolici, un danno enorme”. Non possono che risaltare queste parole e questo aspetto dalla relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia presentata nei giorni scorsi al Senato, dal Procuratore Franco Roberti.

COSA NOSTRA IN CRISI - E’ da un lato una Cosa nostra in crisi, quella che viene fuori dalla relazione; un’associazione criminale che sente la mancanza di una leadership, perché incapace di trovare nuovi referenti; una Cosa nostra che ha subìto i colpi assestati dall’azione di contrasto dello Stato con arresti, sequestri e beni confiscati, ma nonostante queste “debolezze”, è una Cosa nostra che continua ad essere un’organizzazione comunque solida e fortemente radicata nel territorio, “riconosciuta per autorevolezza da vasti strati della popolazione - si legge nella relazione -, dotata ancora di risorse economiche sconfinate ed intatte e dunque più che mai in grado di esercitare un forte controllo sociale ed una presenza diffusa e pervasiva”.

INFILTRAZIONE - Come per la ‘ndrangheta l’aspetto che più caratterizza Cosa nostra siciliana è la sua capacità di infiltrarsi in ogni settore delle attività economiche e finanziarie, reinvestendo spesso in attività lecite i proventi delle sue attività illecite. C’è insomma una commistione di due mondi, lecito ed illecito, che oggi sta consentendo ai mafiosi di diventare abili conoscitori dei meccanismi di finanziamento della pubblica amministrazione e ormai in grado di avvantaggiare le loro imprese a danno di quelle non allineate.

IL RUOLO DEL FACILITATORE - Per portare avanti questa nuova strategia dell’organizzazione, Roberti segnala, nella sua relazione, la presenza di una figura come il “Broker Facilitatore”. Una figura in grado di fare incontrare offerta e domanda, soprattutto per aggiudicare appalti e gare pubbliche. Si tratta di professionisti che avevano un passato nel settore pubblico, ex politici o ex funzionari pubblici, che permettono di far funzionare al meglio la macchina della corruzione, facendo dialogare chi prende tangenti con la criminalità che vuole aggiudicarsi gare di appalto pubbliche.

ESTORSIONE E DROGA - Nonostante l’aumento delle denunce da parte delle vittime, risulta ancora estremamente diffusa l’imposizione del pizzo alle attività commerciali e alle imprese. Le estorsioni continuano comunque a rappresentare un sistema efficace per controllare il territorio e per gli introiti immediati dell’organizzazione. Cosa nostra riesce ancora con una certa facilità ad imporre il pizzo e  tra le altre attività tradizionali è riuscita a riprendere il controllo dello spaccio delle sostanze stupefacenti.

RIFIUTI - Il patrimonio di Cosa nostra nonostante i sequestri continua ad essere sterminato e quasi sempre intestato a prestanome e broker che sanno farlo fruttare. Uno dei settori dove cresce maggiormente l’infiltrazione mafiosa è quello degli appalti che riguardano in particolar modo il traffico dei rifiuti, ma anche quello turistico è uno di quelli emergenti e a rischio.

Il procuratore Roberti, nonostante la mancanza di un vertice, ha sottolineato come Cosa nostra continui a mantenere una “struttura unitaria e piramidale”. Da qui la necessità di mantenere al massimo livello il regime carcerario del 41 bis per impedire le comunicazioni tra l’esterno e i boss detenuti in carcere che mantengono intatto il loro potere.
 

Incidente mortale sulla A29 Palermo - Mazara del Vallo. Perde la vita una donna di 31 anni

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 Incidente mortale sulla A29 Palermo - Mazara del Vallo. Perde la vita una donna di 31 anni.  La vittima è Nunzia Iacono di 31 anni che era alla guida di un’auto. Lo schianto è avvenuto in una delle gallerie all’altezza di Isola delle Femmine in direzione del capoluogo. Nell'impatto sono rimaste coinvolte due auto e una moto.
Sul posto sono intervenuti la polizia stradale e il 118. Si sono formate lunghe code sulla A29 a partire dal chilometro 4,5 tra Capaci e Isola delle Femmine in direzione di Palermo. La zona è diventata un inferno per gli automobilisti bloccati per circa 6 ore tra autostrada e statale con il grande caldo da sopportare e niente acqua. Qualche viaggiatore avrebbe accusato anche dei malori, e in molti si sono lamentati della mancanza di strade alternative e delle poche informazione ricevute.

Gli automobilisti incolonnati e con i motori spenti sono scesi dalle vetture anche a causa delle alte temperature. Anas e Protezione Civile, dicono gli automobilisti, non hanno garantito assistenza. Dalla sala operativa dell'Anas spiegano che i tempi lunghi sono stati legati ai rilievi del medico legale sulla vittima dell'incidente, procedura che non ha permesso la riapertura dell'autostrada. Anche le strade alternative come la statale sono rimaste intasate dall'intenso flusso di auto che cercavano disperatamente di evitare la lunga coda in autostrada.


Erice brucia: spento all'alba l'incendio sulla montagna. Cinquanta vigili in azione

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 E' stato spento solo alle cinque e trenta di questa mattina il vasto incendio che ieri pomeriggio ha colpito Erice. Si tratta di un incendio doloso, ci sono pochi dubbi. E' stato alimentato dal caldo e dall'afa. 

Alle 18 di ieri, 9 squadre dei vigili del fuoco, 48 uomini, 16 automezzi, coordinati dal comandante provinciale, l'ingegnere Merendino, e dirette dal funzionario Silvano, sono intervenute ad Erice. Le squadre provenivano da Trapani, Alcamo, Marsala, Salemi. L'incendio è scoppiato ad Erice, la tra Strada Provinciale 31 e la  la via Vecchia Martogna, versante nord-ovest: un vasto incendio di macchia mediterranea, alberi e sterpaglie, che ha interessato una superficie di circa 40 ettari. 

In supporto alle squadre impegnate nell’incendio è intervenuta una squadra operativa del Comando di Palermo ed un’altra squadra del turno che finiva alle ore 20.00 è stata trattenuta in servizio per dare manforte nelle operazioni di spegnimento.

L’incendio, sviluppatosi dapprima alle pendici del Monte Erice, si è propagato velocemente a causa del moderato vento di scirocco che ha spirato nel pomeriggio e sino a tarda notte. L’intervento tempestivo e massiccio del personale dei vigili del fuoco, ha evitato che il fuoco distruggesse alcune case presenti nella zona attraversata dal fuoco.
Non si lamentano danni alle persone nè agli insediamenti civili.
Le squadre  dei vigili del fuoco sono rientrate alle ore 05.30 di oggi, dopo aver spento gli ultimi focolai.

Trapani 2017, nessun eletto: tutti a casa, in attesa del commissario, e dei ricorsi...

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 L'ufficio elettorale ha decretato: nessun sindaco, nessun consiglio comunale a Trapani.

Tornano a casa i consiglieri eletti, ci riproveranno alla prossima tornata utile, dalla Regione fanno sapere sia non prima di un anno, primavera 2018.

Questione di giorni e verrà nominato il commissario che farà funzioni di sindaco e giunta, il vociferare di questi giorni è che si possa trattare del magistrato Francesco Messineo.

E' Vito Damiano, sindaco uscente, a far sentire la sua voce, per Damiano il commissario dovrà effettuare dei tagli ai servizi, c'è un buco in bilancio che è stato provocato dal mancato aumento della Tari. A Trapani non era ancora stato approvato il bilancio. La colpa, secondo Damiano, è del consiglio comunale che ha fatto ostruzionismo.

Damiano conclude la sua esperienza e lo fa togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, parla di pressioni interne ed esterne dal palazzo, di condizionamenti.

Damiano pare si riferisse ai due esponenti politici che lo hanno voluto sindaco, Mimmo Fazio e Antonio d'Alì, per poi essere lasciato solo. E sull'ultima campagna elettorale Damiano la pensa così: “Il buon senso avrebbe voluto che entrambi abbandonassero la campagna elettorale subito".

L'esperienza politica di Vito Damiano termina qua, lui uomo di Stato non farà della politica la sua carriera.

Trapani è senza un sindaco, Piero Savona, che il Primo Cittadino lo avrebbe voluto fare, non è stato premiato. Una campagna elettorale di secondo turno fatta a tantoni, si parlava troppo di commissariamento e poco del poi, del dopo.

Si parlava dei pezzi di programma di Forza Italia e dei Cinque Stelle da inglobare per prendere i voti di quelle parti politiche ma di, eventuale, amministrazione Savona niente.

Si è fatto un ritratto del commissario come di un uomo non rispettoso delle speranze di una città.  Un commissario, continuano a ripetere dal Pd, che dovrà aumentare le tasse, ci si scorda forse, strumentalmente, che il livello di tassazione a Trapani è già massimo, non si può tassare oltre.

C'è un buco da coprire in bilancio e con molta probabilità verrà coperto con un taglio di alcuni benefici per le classi di cittadini che godono di sconti sulla tassa dei rifiuti.
Benefici che il consiglio comunale passato non ha mai toccato.
E poi ci potrebbero essere tutta una serie di tagli dalla Biblioteca Fardelliana all'Ente Luglio Musicale.
Ma siamo nel campo delle ipotesi e il commissario non è ancora arrivato.

L'amministrazione Damiano lascia un disavanzo di circa 35 milioni di euro, il commissario potrebbe provare a svincolare tale cifra, però poi il 2018 sarebbe una cattiva annata.

La sconfitta di Savona ha una lettura diversa da parte di Pamela Orrù e di Baldo Gucciardi, i due scrivono congiuntamente, non si comprende come mai. La carta intestata è quella del Senato, verrebbe da dire che la Orrù scrive per se ma ci rifila poi Gucciardi. Sono soddisfatti per il risultato del candidato del PD non fosse altro per avere staccato d'Alì, candidato di Forza Italia e del PSI. La Orrù si contenta di poco, forse non ha ancora chiare le dinamiche politiche della sua città, non quelle che l'hanno portata in senato. Se Tonino d'Alì non fosse sceso in campo Mimmo Fazio avrebbe vinto al primo turno, è un'analisi talmente semplice che pure un analfabeta della politica comprenderebbe. Non si può ad elezioni terminate demonizzare l'avversario come il PSI, specie se i socialisti sono stati chiamati per votare Savona al turno del ballottaggio. E' una politica poco chiara ma con una caccia alle streghe per camuffare le proprie malefatte.

Poi la Orrù intraprende la strada dei se e dei ma: “Il nostro candidato ha costruito e portato avanti, in questi mesi, un progetto serio e concreto con il Pd trapanese e le liste a sostegno ma si è trovato a confrontarsi contro il quorum e non con un avversario. In una condizione normale con i 14.536 voti ottenuti al ballottaggio Savona sarebbe il nuovo sindaco di Trapani. Basti pensare che il primo cittadino uscente, nel 2012, ne ottenne 12.309”. La Orrù dimentica che si votava con una legge elettorale nuova e che il quorum era uno scoglio talmente alto da non far scorgere nessun orizzonte. L'avversario c'era, il quorum non è un'entità astratta, sono gli elettori che non hanno accordato fiducia. Non ci sono altre spiegazioni o misteri da ricercare, c'è una città che non ha risposto perchè evidentemente la battaglia fatta non è stata fortemente identitaria.

L'impresa era ardua e dopo la prova di forza di Fazio con la città lo stesso ha fatto il PD. Questo turno di ballottaggio è costato ai cittadini oltre i 380 mila euro, soldi pubblici. Lottare e sperare di vincere un quorum sulla pelle dei cittadini è stata un'altra risicata prova.

Trapani ha deciso, vuole ordine, vuole il commissario, non ha ascoltato i presagi di catastrofi imminenti sancite da tutto il PD, per inciso il commissario è un funzionario regionale, non sparge pesti bubboniche e non dissemina disgrazie.

Di certo il mancato insediamento del consiglio comunale si traduce in un risparmio per le casse comunali di ben 1 milione e 400 mila euro annui, mica poca cosa per un organo di controllo dell'amministrazione. Ma non basterebbe la Corte dei Conti a controllare le Amministrazioni?

Savona intanto pare non essere più interessato a fare il candidato alla prossima tornata elettorale, del resto i trapanesi se lo avessero voluto lo avrebbero preso adesso.

La città si interroga sul suo domani ma soprattutto sulla vicenda Fazio, cosa accadrà tra un anno? Tornerà in pista da uomo libero e si riprenderà la sua città ovvero si apriranno nuovi scenari? Tra poco meno di qualche giorno le battute di partenza per le regionali renderanno il quadro più chiaro.
Intanto può darsi che il nuovo trio canoro Savona -Orrù-Ruggirello ci regali una nuova performance, si accettano richieste.

Continua l'ondata di calore in provincia. Oggi nuvoloso al mattino, migliora in serata

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Contiuna l'ondata di calore in provincia di Trapani e ieri come abbiamo raccontato, ci sono stati diversi focolai d'incendio, tra i quali il più esteso ha colpito Monterice. Ma vediamo quali sono le previsioni meteo di oggi a Trapani e Marsala. Al mattino condizioni di cielo nuvoloso, poche nubi al pomeriggio, bel tempo alla sera. Durante la giornata di oggi la temperatura massima verrà registrata alle ore 13 e sarà di 33°C, la minima di 25°C alle ore 4. I venti saranno sia al mattino che al pomeriggio moderati provenienti da Sud con intensità compresa tra 29 e 37km/h, moderati da Ovest-Sud-Ovest alla sera con intensità di circa 16km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 12 con un valore UV di 6.2, corrispondente a 829W/mq.

Giovedì 29 Giugno: si prevede una giornata caratterizzata da bel tempo. Durante la giornata di domani si registrerà una temperatura massima di 30°C alle ore 15, mentre la minima alle ore 6 sarà di 22°C. I venti saranno moderati da Ovest-Nord-Ovest al mattino con intensità di circa 11km/h, al pomeriggio moderati provenienti da Nord-Nord-Ovest con intensità di circa 12km/h, alla sera moderati provenienti da Nord-Est con intensità di circa 12km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.7, corrispondente a 1033W/mq.

Venerdì 30 Giugno: giornata caratterizzata da bel tempo e caldo, temperature comprese tra 22 e 33°C. Nel dettaglio: sole e caldo al mattino e al pomeriggio, assenza di nubi alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 33°C alle ore 16, mentre la minima alle ore 6 sarà di 22°C. I venti saranno al mattino moderati provenienti da Sud-Sud-Est con intensità di circa 16km/h, moderati da Sud al pomeriggio con intensità tra 24km/h e 34km/h, moderati da Sud-Sud-Ovest alla sera con intensità tra 15km/h e 23km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.7, corrispondente a 1034W/mq.

Sabato 1 Luglio: giornata all'insegna del bel tempo, minima 23°C, massima 28°C. Entrando nel dettaglio, avremo poche nubi al mattino, cielo sereno al pomeriggio e alla sera. Durante la giornata si registrerà una temperatura massima di 28°C alle ore 13, mentre la minima alle ore 6 sarà di 23°C. I venti saranno moderati da Nord per tutto il giorno con intensità di circa 31km/h. L'intensità solare più alta sarà alle ore 13 con un valore UV di 9.1, corrispondente a 998W/mq. 

150 anni fa nasceva Luigi Pirandello. Una sua poesia degli esordi...

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 L’ossimoro è la dimensione entro cui trova inizio l’esperienza letteraria di Luigi Pirandello. In bilico fra il titanismo artistico e il vacuo orrore della realtà, per il futuro autore de “Il fu Mattia Pascal” il 1889 è una data spartiacque. Sono due gli accadimenti che rivoluzionano sia la vita dello studente universitario di ventidue anni, proveniente dalla contrada Cavusu di Girgenti, che l’indirizzo del pensiero europeo del XX secolo.

Il primo è una lite. Pirandello era iscritto ai corsi di lettere dell’università di Roma, di cui docente di letteratura latina nonché magnifico rettore era Onorato Occioni. Il professore dal “magistero canoro” - come lo definisce, da allievo, Gabriele D’Annunzio - durante la traduzione del “Soldato fanfarone” di Plauto commette uno strafalcione, che il giovane Pirandello non gli perdona. A seguito dello scontro accademico, Occioni rimane seduto alla sua cattedra; il discente siciliano, invece, è costretto a trasferirsi a Bonn. E mai costrizione sarà tanto felice per le arti: la parentesi tedesca è l’opportunità migliore per aprirsi alla filosofia contemporanea transalpina e ai primordi degli studi psicanalitici, scrollandosi di dosso la ruggine del periodo verista.

Il secondo accadimento è meno noto, ma altrettanto significativo. In quello stesso anno, infatti, Pirandello esordisce in letteratura con il libro di poesie “Mal giocondo”: il primo ossimoro della sua lunga carriera. Il titolo è ripreso da un verso dell’umanista rinascimentale Agnolo Poliziano ("Sì bel titolo d'Amore ha dato il mondo/ a una cieca peste, a un mal giocondo") e l’animo da una corrente anti-modernista, laddove il moderno è inteso come visione di un presente avvinto dalla fredda tirannia della Tecnica, colpevole dell’eccidio delle antiche Muse.

Oggi, per celebrare il 150° anniversario della nascita del “figlio del Caos”, leggiamo il penultimo componimento di quella raccolta. Potrebbe apparire l’autocelebrazione di un’opera ancora al suo principio, eppure la poesia riesce a restituire la voce di un sentimento sempre attentamente nascosto dietro la barriera della pagina: la paura. Pirandello ne fu pervaso per tutta la sua esistenza e lungo tutta la sua produzione. Paura del padre, della malattia della moglie, dell’amore per Marta Abba, della scrittura, del conseguimento e della perdita della gloria. Non erano la rappresentazione dei gerarchi fascisti i giganti di cui parla nell’ultimo, definitivo e testamentario lavoro teatrale, “I giganti della montagna”: quei colossi erano i mille volti della dilacerante angoscia di un uomo solo che finalmente confessandosi al dramma lo termina con le parole: “Io ho paura! ho paura!”

MARCO MARINO

 

***

 

È troppo poco un secolo. Mill’anni,

due, tremil’anni sono troppo pochi.

Voglio viver di piú. Voglio in eterno

far la memoria mia famosa e sacra.

Tardi nepoti dei nepoti miei,

io per voi scrivo, e mi rivolgo a voi.

(Tanto, i presenti badano a tutt’altro,

gente seria, sennata e positiva,

e non sanno che farsene di versi.)

Quegli autori, che scrissero al tempo

dei nei di seta nera e de le bianche

parrucche dal codino saltellante

dietro la nuca, si finsero mai

per avventura posteri conciati

sí come noi? Chi sa! Posteri, certo,

che al difetto d’un candido codino,

con una coda d’asino o di un lupo

furbescamente ascosa entro i calzoni

han supperito, eh via! già ne hanno avuto

ma lo sa Iddio (per modo avverbïale),

tardi nepoti dei nepoti miei,

che sorte mai di coda avrete voi!

Comunque sia, vi prendo con le buone;

e chiudo gli occhi e sogno l’avvenire:

Che posteri per bene! Da per tutto,

ovunque l’occhio volgo, è il libro mio;

in ogni scuola, in ogni biblioteca,

ed in ogni domestico scaffale,

ne le vetrine dei libraj, tra i novi

volumetti dei miei bravi nepoti,

proprio ovunque, perfin nei salumaj.

Su le nuove facciate dei palagi;

giú giú da le grondaje al marciapiedi,

son trascritti i miei versi; e su ogni porta

Mercurio novo, ride ai rispettosi

nepoti la mia imagine adorata.

Abolite le carte da parato,

le pareti domestiche son tante

dei miei volumi squadernate pagine.

Ogni onesto mortale sa a memoria

questo o quel canto, a seconda dei gusti,

e se lo rode seco pienamente.

Per le vie, per le piazze, in su la sera,

odo come un susurro d’alveare,

un basso salmeggiar d’anime buone:

Sono i posteri miei, con sotto il braccio

il mio libro immortal, che, serî, vanno

per la città in riposo recitando,

a un bel chiaro di luna, i versi miei.

Ma ahimé, s’annebbia il sogno! Che è accaduto?

Mi scampi il cielo! È il finimondo! il fini...

Or che ci penso! e come farò io

quando il sol sarà spento e l’altre stelle,

 

e non avrò piú posteri né fama?

 

 

Marsala, seconda edizione di MarSale “Genealogia delle dominazioni a Capo Boeo”

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Dal 28 al 30 luglio 2017 torna la manifestazione MarSale, con la seconda edizione si vuole andare oltre il successo dell’esordio!

Il tema della seconda edizione di MarSale sarà la “Genealogia delle dominazioni a Capo Boeo”, i tappeti di sale saranno 5 e la realizzazione ed esposizione, oltre al Complesso Monumentale San Pietro, sarà anche in Piazza della Repubblica.

Nelle 3 giornate l’Associazione Banca Marsalese della Memoria coinvolgerà una quindicina di Associazioni partner, si organizzeranno eventi in varie location del centro storico con un programma che includerà cortei storici, esibizioni, mostre, tornei, musica, talk-show e degustazioni.

Si ripeteranno iniziative che hanno avuto successo nella prima edizione, una tra queste la mostra di quadri con lo stesso tema dei tappeti di sale.
Nei prossimi giorni verrà comunicato il programma completo.
 

Se l'ex assessore Musillami si propone di aiutare il sindaco Di Girolamo in difficoltà...

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 di Leonardo Agate -  Ho letto una lettera dell’ex assessore Benny Musillami, sull’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo.
L’ex assessore del sindaco Giulia Adamo, nella lettera, pur riconoscendo che l’attuale amministrazione avrebbe potuto fare meglio, ma non ne ha avuto la capacità, si propone di sostenerla, assieme al suo gruppo di persone volenterose e amanti del bene comune. Invita, anzi, tutti i cittadini a sostenerla e aiutarla. Se nuovi elementi potessero entrare nella stanca giunta comunale, suggerisce di sceglierli fra i giovani migliori.

Letta la lettera, ho ricordato l’esperienza dell’amministrazione Adamo, in cui il mittente della lettera era assessore.

Il sindaco Adamo, succeduto al sindaco Renzo Carini, con il quale ha un rapporto di affinità civilistica, ma non caratteriale e intellettuale, si distinse particolarmente nel bloccare le buone pratiche avviate dal suo predecessore. Per esempio, il sindaco Carini era riuscito ad avviare il passaggio al Comune delle aree militari dismesse, quelle dell’Idroscalo a Sappusi e della Polveriera su via Dante Alighieri. In cambio del trasferimento, il ministero voleva una quota di superficie, dentro il perimetro della Polveriera, per la costruzione di edifici per le famiglie dei militari, secondo un progetto da concordare con il Comune, salvaguardando le esigenze urbanistiche e non compromettendo l’utilizzazione pubblica del resto del sito.

Quando Renzo Carini, purtroppo, cessò il suo mandato, c’era un’altra pratica, da lui avviata, che era sul punto di concludersi con le firme definitive degli atti. Le Ferrovie dello Stato hanno, a sud est della Stazione, un’ampia area non più necessaria alla funzionalità ferroviaria. Quest’area sarebbe stata ceduta al Comune, in cambio della costruzione, da parte delle Ferrovie, di alcune palazzine abitative per i dipendenti dell’ente ferroviario. Faceva parte dell’accordo, la costruzione di un sottopassaggio o sovrapassaggio automobilistico che da Corso Calatafimi sarebbe arrivato su via Mario Gandolfo. Così si sarebbe risolto il vecchio problema del blocco del transito automobilistico al passaggio a livello tra via Roma e Corso Calatafimi.

Per motivi apparentemente inspiegabili, le due pratiche, lasciate dal sindaco Carini nella fase finale e conclusiva, si arenarono o si persero sul tavolo o nei cassetti della nuova amministrazione guidata da Giulia Adamo, il cui più fidato assessore era Benny Musillami.

Giulia Adamo e Benny Musillami lasciarono ai posteri il giardino provvisorio di Porta Nuova, un orribile pugno nell’occhio di chi guarda la severa facciata della Porta e insieme l’ultramoderno giardino con l’erba sintetica.

Si seppe allora che i due amministratori, sindaco e assessore, erano stati positivamente colpiti dalla vista di un arredo simile in una città dell’alta Italia, se non erro Bergamo, dove si recarono non so se per motivi istituzionali, familiari o turistici. Se invece di andare a Bergamo, si fossero recati al Cairo, e avessero ammirato le piramidi, al ritorno avrebbero messo su una piramide davanti a Porta Nuova?

L’amministrazione Adamo fece di tutto per bloccare il progetto del porto turistico che la Myr, società marsalese, voleva realizzare nell’area portuale. La società faceva capo a Massimo Ombra, fratello del candidato sindaco, Salvatore Ombra, che si era opposto, perdendo, alla candidatura Adamo. Correva in città la voce che le avversioni e le contrarietà politiche o caratteriali impedivano al sindaco Adamo di concludere qualunque cosa che non fosse interamente ascrivibile alla sua capacità, intelligenza, fiuto e intraprendenza. Non si dicesse mai che qualcosa di importante per la città fosse riconducibile anche ad altri, oltre che esclusivamente a lei!

Tra feste e gemellaggi vari, e contemporanei battibecchi e liti con avversari della politica o della vita civile, passarono i circa due anni dell’amministrazione Adamo. La signora sindaco si dimise anticipatamente, il 23 luglio 2014, in seguito a una condanna con interdizione dai pubblici uffici.

Musillami, ex assessore e braccio destro dell’ex sindaco Adamo, adesso vorrebbe sostenere l’amministrazione Di Girolamo in evidente difficoltà. L’attuale amministrazione arranca verso un incerto destino. Imbarcare l’ex assessore di Giulia Adamo, potrebbe essergli fatale.

Trapani, Il Premio “Bianca Gandolfo” al Conservatorio di Musica “A. Scontrino”

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Un mese ricco di esami come di premi, questo mese di giugno al Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani, dove, tra i tanti appuntamenti finali dei corsi tradizionali come del nuovo Triennio di Musica Pop, si sono già inseriti l’audizione e il concerto di premiazione del premio Kiwanis “Francesco Braschi” e sta per svolgersi l’audizione del premio “Bianca Gandolfo”.

Giovedì 29, alle ore 10.00, l’Aula Magna “A. Pappalardo”, che venerdì scorso ha ospitato il concerto di premiazione della settima edizione del Premio Kiwanis intitolato al noto promotore culturale trapanese Francesco Braschi, si aprirà nuovamente al pubblico per l’audizione dei candidati al Premio “Bianca Gandolfo”, intitolato dal Direttore del Conservatorio Walter Roccaro all’omonima farmacista e dirigente dell’Asp di Trapani prematuramente scomparsa nel febbraio 2015, grande appassionata di musica classica e in particolare del repertorio per strumento solista e orchestra.

Il premio, dedicato per questo motivo al repertorio per solista o solisti e orchestra, quest’ultima in riduzioni pianistiche, è un’occasione importante per gli studenti dell’istituto, che devono confrontarsi con un repertorio particolarmente impegnativo. Anche al pubblico è data occasione di ascoltare brani di diverse epoche e stili, in una panoramica particolarmente ampia e accattivante.
Ad esibirsi, di fronte alla commissione presieduta dal Direttore Roccaro e formata dai maestri D’Auria, Grassadonia, Mirabelli e Morana, saranno Giorgia Grutta (Fantasia per sax soprano e orchestra di Villa Lobos), Vito La Paglia (Concerto per sax contralto e orchestra d’archi di Dubois), Antonino Meccia (Concerto per basso tuba e orchestra di Vaughan-Williams), Giovanni Norrito (Primo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven) e Luca Valenza (Marimba Spiritual per marimba ed ensemble di percussioni di Minori Miki), provenienti dalle classi dei maestri Peri, Sala, Piccichè e Muratore.

Lo scorso anno, in occasione della prima edizione, il premio di mille euro messo a disposizione dallo stesso Roccaro è stato vinto ex aequo da Mauro Marino (Marimba), Ippolito Parrinello (Pianoforte) e Vito Vultaggio (Vibrafono), con affollato concerto di premiazione-beneficenza al Politeama Garibaldi di Palermo, il cui ricavato è stato devoluto al reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Gaslini di Genova. Secondo l’idea che ha ispirato il Premio, anche il concerto di premiazione di quest’anno, in luogo e data da destinarsi, sarà pensato a favore di un ente d’eccellenza nel campo della ricerca oncologica.

 


Marsala, grave incidente nella notte in Via Salemi: due feriti. Le immagini

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 Grave incidente nella notte a Marsala, in Via Salemi. Il bilancio è di due feriti. L'incidente è avvenuto alle tre e mezza di notte all'altezza del supermercato Conad Giaconia, dove prima, per intenderci, c'era la filiale della Banca Intesa, poi chiusa.

L'incidente è stato autonomo: un'auto, con due persone a bordo, ha sbandato, è finita fuori strada, ha divelto un palo della luce, ed è finita contro alcune abitazioni. Indaga la polizia per capire le reali cause dell'incidente e come mai chi era al volante ha perso il controllo del mezzo.

Certo è che l'auto, una Fiat Sedici, si è ridotta in pessime condizioni. I due uomini a bordo, di 35 anni circa,  sono stati ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala, tra l'altro lì vicino, con ferite gravi al volto, e contusioni varie. Sul posto, poi, è intervenuta la squadra degli operatori della Ecolsia per il ripristino delle condizioni della strada. 

Scrive Riccardo Rubino, sempre sulla cittadinanza onoraria di Marsala a Tronca

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Spett.le Redazione di Tp24.it,

Riscontrando la lettera del Sig. Andrea Bertolino - ottimo nuncius - mi permetto di rassegnare queste brevi considerazioni che, tuttavia, necessitano di una premessa: il Prefetto Tronca, per il solo fatto di aver - al tempo in cui fu Commissario di Roma Capitale - trasmesso in Procura gli atti relativi ad "Affittopoli", meriterebbe la Gran Croce dell'O.M.R.I., che è una delle massime onorificenze che questa Repubblica concede. Ma proseguiamo oltre.
 
 
Innanzitutto, devo dire che è davvero singolare la conoscenza che il Sig. Bertolino ha delle dinamiche interne al Centro Studi Risorgimentali di Marsala... tanto più singolare se si considera che non sembra averne mai fatto parte. Più in particolare: ma come fa a sapere di quest'incarico che Vernizzi e Ugolini avrebbero dato al Prof. Elio Piazza di convocare il Prefetto Tronca per le ultime ricorrenze garibaldine? Ma che era presente nella stanza quando si prendevano queste decisioni?
 
 
In secondo luogo, cito il Bertolino " il Prefetto Tronca non è un " appassionato " di storia risorgimentale ma uno dei maggiori cultori di storia risorgimentale tanto che, proprio il prof Romano Ugolini e la Dott.ssa Cristina Vernizzi tramite il Prof Elio Piazza hanno sollecitato con insistenza una sua prolusione alle manifestazioni garibaldine di quest'anno". Quindi, fatemi capire: è stata chiesta con insistenza una sua lectio magistralis che - è evidente - non c'è stata e dunque noi... premiamo l'omissione (volontaria o meno non importa) con la cittadinanza onoraria. Ragionamento assai oscuro, a tratti enigmatico, devo dire.
 
 
Ma ancora più enigmatico è un altro passo della lettera del Bertolino, e cioè laddove questi - dopo una mirabolante analisi genealogica, a tratti araldica - afferma "bisogna chiarire il punto fondamentale del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Prefetto Tronca che riguarda le radici marsalesi della sua famiglia [...] la famiglia Tronca ha origini marsalesi, il nonno del prefetto è nato a Marsala e nella nostra città ha trascorso gli anni della sua gioventù, se il cognome Tronca non è frequente nell'anagrafica marsalese dipende dal fatto che in città sono rimaste soltanto alcune delle donne della famiglia che hanno acquisito il cognome dei coniugi."
 
 
Ebbene: se è vero che il tema delle origini del Tronca è stato determinante per l'onorificenza, per quale motivo non è stato menzionato - nemmeno di striscio - nelle motivazioni che ne hanno legittimato la concessione?
 
 
Ma la vera domanda è: il Prefetto Tronca cosa ha fatto di così importante per Marsala?

 
Con immutata stima, 

 
Dott. Riccardo Rubino

 

Corruzione a Trapani, chiesta l'autorizzazione per Vicari. E Fazio...

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18,00 - E' stato rinviato al 5 luglio il giudizio del Tribunale delle Libertà di Palermo sul ricorso presentato dalla Procura di Trapani per richiedere gli arresti domiciliari di Girolamo Fazio, ex deputato regionale coinvolto nell'operazione Mare Monstrum assieme all'armatore Ettore Morace. Secondo quanto riferisce l'agenzia Agi, stamane i magistrati trapanesi hanno prodotto una memoria integrativa per opporsi al provvedimento di revoca dei domiciliari disposto dal gip del Tribunale di Trapani, lo scorso 3 giugno. Secondo la Procura, coordinata dal procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio, in seguito alle dimissioni di Fazio da deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana e alla sospensione della campagna elettorale alle Amministrative di Trapani, più del rischio di "reiterazione del reato" sussiste la possibilità di "inquinamento delle prove" da parte del politico trapanese. Per questo vengono richiesti gli arresti domiciliari nei suoi confronti.

13,00 - E' stata depositata questa mattina al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere in giudizio per Simona Vicari, nell'ambito dell'inchiesta Mare Monstrum. Il gip di Palermo ha girato al Senato la richiesta da parte dei pubblici ministeri titolari delle indagini di chiedere, appunto,  l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni telefoniche delle conversazioni tra l’armatore Ettore Morace e l’ex sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Simona Vicari. 

Ad incastrare la parlamentare le intercettazioni con l’armatore Morace: erano proprio le utenze di quest’ultimo ad essere state poste sotto controllo. Affinché gli inquirenti possano utilizzare le intercettazioni, però, occorre l’autorizzazione a procedere da parte della Camera di appartenenza del parlamentare, in questo caso proprio il Senato. Se la richiesta dovesse essere rifiutata o il gip dovesse ritenere il materiale irrilevante, le intercettazioni dovranno essere distrutte.

 L’armatore della Liberty Lines, Ettore Morace, intanto, rimane ai domiciliari anche per quanto riguarda il troncone trapanese dell’inchiesta giudiziaria “Mare Monstrum”.  Il Tribunale del Riesame di Palermo ha infatti respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’armatore. Secondo i magistrati delle Procure di Palermo e Trapani, attraverso regalie, favori e mazzette avrebbe condizionato a suo favore la politica regionale e nazionale in materia di trasporti marittimi.

Nella tranche trapanese Ettore Morace è indagato assieme all'ex sindaco Mimmo Fazio, sotto inchiesta per corruzione e traffico di influenze.  Fazio oggi è sottoposto al divieto di dimora a Palermo, misura attuata dal gip Brignone per impedire il ritorno all'Ars dell'ex sindaco, considerato che l'accusa riguarda direttamente il ruolo politico svolto da Fazio che però intanto si è dimesso dal parlamento siciliano. Oggi al Tribunale del riesame si discute il ricorso presentato dai pm trapanesi proprio all'indomani del primo turno elettorale, quello che ha visto Fazio agguantare a Trapani il ballottaggio come candidato più votato. La Procura ha chiesto infatti il ripristino degli arresti domiciliari per il politico.

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Simona Vicari smentisce quanto da noi pubblicato. Potete leggere la replica cliccando qui. 

 

Marsala, il prete fa l'anniversario di sacerdozio: è gradito il "pensiero" in busta

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Festeggia vent'anni di sacerdozio e gradisce il "pensiero in busta". Eventuale, naturalmente. Accade a Marsala. Un noto prete, sacerdote in una popolosa borgata della periferia, compie infatti venti anni di sacerdozio.

 Per festeggiare questa occasione, che nella vita di un sacerdote è certamente importante, ha pensato bene di fare le cose con stile: prima la messa solenne con il Vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, poi il pranzo nella più rinomata sala ricevimenti della città.

Invito in cartoncino pregiato, con ritratto del Signore e citazione di Papa Francesco: "Sono sacerdote perchè Lui ha guardato con bontà la mia piccolezza". E poi, neanche a farlo apposta, a destra: "L'eventuale pensiero è gradito in busta". 

Insomma, evitiamo, per una volta tutte quelle sveglie da comodino...

Il Pd di Castelvetrano interviene sullo scioglimento per mafia del Comune

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 Il ruolo primario delle istituzioni pubbliche è quello di influenzare i comportamenti della società amministrata alla legalità, alla libertà, al rispetto delle regole, a spezzare quella rete di complicità, di indifferenza e di contiguità di cui la mafia si nutre.

Apprendiamo con grande amarezza, pertanto, quanto accaduto al Comune di Castelvetrano e le osservazioni contenute nelle relazioni del Ministro dell’Interno e del Prefetto di Trapani, alcune delle quali già oggetto, nel recente passato, di denuncia politica del Partito Democratico per rendere lamacchina amministrativa comunale più efficiente e più trasparente possibile.

E tuttavia non possiamo che ritenere lo scioglimento del Comune, per accertati fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso, un provvedimento sì rigoroso ma al tempo stesso doveroso e necessario a tutela della nostra comunità.

Mai perdere, tuttavia, la fiducia nell’alto valore della Rappresentanza, nelle Istituzioni democratiche e nella Politica, che rendano lo Stato e non la mafia, modello vincente per la gente.

Saremo presenti e, ove ce ne sarà data la possibilità, con la formula più adeguata daremo il nostro contributo al risanamento sociale e culturale di cui la città ha bisogno, anche senza rappresentanza nelle istituzioni cittadine, offrendo la nostra collaborazione ai Commissari e sostenendone l’operato, senza disperdere lo slancio programmatico di idee e soluzioni alle esigenze del territorio condiviso in questi mesi con i cittadini.

Abbiamo il diritto di credere ad un cambiamento da consegnare alle generazioni future. Abbiamo il dovere e la responsabilità di sostenere il ripristino della legalità nell’azione amministrativa ed il completo affrancamento dalle influenze della criminalità.

Rivolgiamo alle liste della coalizione con le quali abbiamo partecipato il percorso elettorale ed a tutte le forze politiche del territorio l’invito alla condivisione di una rigorosa posizione ed un quotidiano impegno contro l’indifferenza, contro il compromesso morale, contro la mafia.

PARTITO DEMOCRATICO Circolo di Castelvetrano

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